Hai bisogno di un cronometro che ti aiuti a prendere il tempo dei tuoi atleti mentre corrono, nuotano o pedalano? Trattandosi di queste specialità è possibile che ti sia utile un cronometro di quelli che si tengono in mano, perfetti soprattutto per monitorare i tempi di terze persone e non i propri.
In questo articolo analizzeremo gli usi dei diversi cronometri e approfondiremo la differenza tra i cronometri analogici e manuali.
Mettiti comodo e buona lettura!
Cosa sono i cronometri?
I cronometri sono gli strumenti più fidati quando si tratta di monitorare la propria attività fisica. Infatti, sono in grado di misurare il tempo totale di allenamento, le prestazioni nelle singole frazioni e tengono anche il conto dei giri o delle vasche effettuate.
A seconda del modello di cronometro scelto, potrai anche avere delle funzionalità aggiuntive a tua disposizione; una delle più importanti è sicuramente quella di poter disporre di un registro delle attività in grado di memorizzare i tuoi risultati e renderli facilmente accessibili nel corso dei mesi successivi.
Tuttavia, i cronometri possono essere di due diverse tipologie e avere due strutture molto diverse. Vediamole nel dettaglio.
I cronometri analogici
I cronometri analogici, o cronometri classici, sono i modelli in acciaio cromato praticamente indistruttibili e di ottima fattura. Potrebbero essere definiti i modelli base, perché sono utilizzati solo ed esclusivamente per misurare i tempi di gare veloci.
La loro struttura è rotonda e prevede la presenza di due quadranti. Il primo ha al suo interno delle lancette mosse da ingranaggi, le quali vanno a indicare dei valori numerici. Questi ultimi possono essere di due tipi: di grandi dimensioni e fino al numero 30 oppure di piccole dimensioni e fino al numero 60.
Per quanto riguarda invece il secondo quadrante, questo può essere in posizione centrale oppure a ore 12. Al suo interno una seconda lancetta indicherà i minuti.
I cronometri digitali
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I cronometri digitali sono i modelli dotati di uno schermo LCD in grado di mostrare i risultati direttamente sotto forma di cifra.
Essendo dotati di un display, a seconda del modello scelto potrai visualizzare una, due o tre righe. In questo modo non solo avrai facilmente accessibile il tempo totale, ma anche quello parziale o di giro.
La forza dei cronometri digitali sta tutta nella presenza di tre caratteristiche molto importanti: l’essere impermeabile, l’avere uno schermo retroilluminato e l’essere dotato di una scheda di memoria.
Il funzionamento dei cronometri
Ormai tutti i buoni modelli di cronometri utilizzano un moderno metodo di funzionamento: il quarzo inserito in un sistema oscillatorio. Ma come funziona?
Nei cronometri analogici la frequenza del quarzo viene amplificata così da raggiungere un motore interno collegato agli ingranaggi. A questi ultimi sono poi a loro volta collegate le lancette.
Per quanto riguarda invece i cronometri digitali, il loro funzionamento è basato sulla presenza di un microprocessore che traduce la frequenza vibratoria in cifre digitali.
I cronometri al quarzo hanno oramai sostituito quasi del tutto i precedenti cronometri meccanici. Questi ultimi, infatti, si trovano ancora in commercio grazie ai loro bassissimi costi di produzione, ma lasciano ormai molto a desiderare per quanto riguarda la loro precisione.
E la precisione, per un cronometro, è decisamente importante!
La diversa struttura dei cronometri
I cronometri possono essere manuali o da polso. Tuttavia, i modelli analogici usati per scopi sportivi possono essere solamente manuali. Quelli da polso, infatti, sono integrati in un orologio classico e presentano tre quadranti interni: uno specifico per le ore, uno per i minuti e uno dedicato ai piccoli secondi.
Appare chiaro che dover sempre effettuare un conteggio o una somma dei valori possa non sempre essere così agevole, soprattutto in caso di quadranti di così piccole dimensioni.
Al contrario, i cronometri analogici manuali possono essere di grande aiuto quando si tratta di cronometrare soprattutto una gara veloce.
I modelli digitali, invece, possono essere sia manuali sia da polso. Generalmente, i modelli da polso hanno delle funzioni aggiuntive, alcune relative a migliorare le tue performance (per esempio un contapassi, un pacer o un GPS integrato) e altre utili alla tua vita di tutti i giorni, come per esempio le sveglie o il calendario.
Cronometro analogico o manuale: somiglianze
Ci sono alcune somiglianze tra un cronometro analogico manuale e il suo corrispettivo digitale.
In secondo luogo, entrambi i modelli hanno due oppure tre pulsanti. Uno tramite il quale si può far partire o fermare la misurazione, uno con il quale prendere un dato intervallo di tempo e l’ultimo per resettare il risultato.
Entrambi, inoltre, possono essere per praticità legati al polso grazie a un apposito cordino oppure tenuti al collo.
Cronometro analogico o manuale: differenze
Tieni inoltre sempre a mente che il quadrante più piccolo presente nei modelli analogici, ovvero quello deputato alla misurazione dei minuti, generalmente non supera i 15. In aggiunta, i cronometri analogici vanno sempre ricaricati manualmente, mentre quelli digitali hanno una lunga durata perché sono a bassissimo consumo di energia.
I cronometri digitali hanno inoltre dalla loro parte le tre grandi caratteristiche che abbiamo accennato prima: retroilluminazione dello schermo, fondamentale nel caso di allenamenti serali; memoria interna che ti consente di registrare i tempi e di osservarne la progressione; impermeabilità, utilissima qualora ti dovessi trovare sotto un acquazzone improvviso.
I modelli digitali manuali sono anche più leggeri rispetto ai cronometri analogici e possono anche avere una protezione antiurto perfetta in caso di cadute accidentali.
Insomma, possiamo dire che i migliori cronometri disponibili sul mercato, a meno che non si abbiano delle esigenze particolari, sono i modelli digitali manuali: più comodi, pratici e chiari.